Costituito il Consorzio per la tutela e la valorizzazione dell’Ovada DOCG

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Dopo un attento lavoro di preparazione, durato quasi due anni, si è ufficialmente costituito oggi il Consorzio per la tutela e la valorizzazione dell’Ovada docg. Al Consorzio, con sede a Ovada, hanno sin d’ora aderito una ventina di aziende vinicole del territorio, impegnate nella produzione di quello che è da considerarsi come la massima espressione enologica dell’Alto Monferato Ovadese; “contiamo però di allargare presto il numero degli associati -commenta Italo Danielli, appena nominato Presidente- perché molti altri hanno dichiarato il loro interesse ad essere coinvolti nell’iniziativa una volta avviata”.

L’Ovada è una delle due sole denominazioni riconosciute a docg del vitigno Dolcetto (l’altra è il Dogliani): il disciplinare che ne regolamenta la produzione a partire dal 2009 è particolarmente esigente dal punto di vista qualitativo, con stringenti prescrizioni di cura del vigneto e di affinamento del prodotto. “Questa dell’Alto Monferrato Ovadese è sempre stata storicamente riconosciuta –aggiunge Danielli- come la zona più vocata per la coltivazione del Dolcetto, vitigno autoctono tipicamente piemontese; lo testimonia un famoso passo del grande botanico Gallesio di duecento anni addietro, in cui si dava atto che i Dolcetti più stimati erano quelli “di Ovada e dei suoi dintorni”: e del resto un tempo quest’uva era direttamente nota come Uva Ovadese”.

Gli intenti del neonato Consorzio sono molto ambiziosi: “vogliamo affermare l’Ovada come la punta di diamante dell’intero territorio, e confrontarci sullo stesso piano con i grandi rossi piemontesi oggi più noti -afferma Giuseppe Ravera, vice di Danielli nel consiglio di amministrazione appena insediato, e che include in tutto nove membri- perché sappiamo di averne le chances: il lavoro in questa direzione sarà certo impegnativo e non facile, ma noi siamo molto determinati”.

A breve, il consiglio di amministrazione definirà in modo più dettagliato le linee di azione a breve e medio termine, ma l’obiettivo finale, da perseguirsi anche attraverso un dialogo costante con tutte le istituzioni e gli enti interessati, è già chiaro: far conoscere e affermare l’immagine dell’Ovada docg nel mondo, incentrando su questa lo sviluppo turistico dell’intera zona, “perché -fa osservare Danielli- questo prodotto è un tutt’uno con il territorio, e non è certo delocalizzabile”.

 

Il Consorzio per la tutela e la valorizzazione dell’Ovada docg ha sede a Ovada, ed è presieduto da Italo Danielli. Raggruppa al momento una ventina di aziende vinicole della zona, impegnate nella produzione di quello che deve considerarsi il gioiello dell’enologia dell’Alto Monferrato, e uno dei grandi rossi piemontesi. Costituitosi dopo un intenso lavoro di preparazione, durato quasi due anni, il Consorzio ha il fondamentale obiettivo di promuovere la conoscenza dell’Ovada docg e la sua immagine nel mondo, contribuendo, attraverso un dialogo costante con le istituzioni e gli enti interessati, alla promozione dell’intero territorio dell’Alto Monferrato, alla sua tutela paesistica e allo sviluppo del turismo enogastronomico e rurale.

Per informazioni e approfondimenti: Italo Danielli, Presidente (+39 339.563.47.21) – Giuseppe Ravera, VicePresidente (+39 340.253.93.06) – Paolo Baretta, rapporti con i media (+39 348.81.01.42; info@ovada.eu)

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